Corso di Aggiornamento SIdP - Maggio 2018

Presentazione
Gli impianti osteointegrati hanno radicalmente cambiato il piano di trattamento nei pazienti che hanno bisogno di una riabilitazione protesica, ma il loro utilizzo può comportare, come qualsiasi altra soluzione terapeutica, rischi a breve e medio-lungo termine.
Se la peri-implantite è una malattia dei tessuti peri-implantari, il malposizionamento è un “problema” clinico non sempre semplice da definire a causa delle numerose variabili coinvolte. L’inserimento di un impianto all’interno del canale mandibolare o del seno mascellare, la perforazione della corticale linguale della mandibola, l’eccessiva vicinanza a un dente o a un impianto adiacente o ancora un’eccessiva vestibolarizzazione, sono situazioni cliniche palesemente non corrette e spesso facilmente diagnosticabili. Il malposizionamento è però anche da “leggersi” in relazione al progetto protesico, per cui mentre in alcuni casi inclinare un impianto è la corretta soluzione, in altri può diventare un problema difficile da gestire. Ad esempio, nei casi di mono edentulia, fino a che punto è possibile variare l’angolo d’inserzione implantare per semplificare la chirurgia? Quando sono giustificate procedure chirurgiche più semplici e quando invece è più opportuno ricorrere a quelle più complesse? Quali sono i rischi di malposizionamento correlati a una soluzione terapeutica post-estrattiva immediata?
Se per evitare un malposizionamento sono sostanzialmente necessarie un’attenta diagnosi e una scrupolosa pianificazione del piano di trattamento, incertezze e difficoltà cliniche sorgono nel momento in cui ci si trova a dover affrontare il problema di un impianto già osteointegrato e posizionato in modo non corretto. È a questo punto che sorgono altre domande cui non è semplice fornire risposta. Quando è meglio rimuovere un impianto malposizionato? Quali sono le tecniche chirurgiche più indicate per farlo? Si può evitare la protesizzazione di un impianto malposizionato senza rimuoverlo? Quali sono le possibili soluzioni per migliorare gli inestetismi correlati a un’errata pianificazione dell’inserimento implantare? Quali sono le procedure chirurgiche o le soluzioni protesiche atte a rendere un impianto malposizionato utilizzabile?
L’argomento è complesso e vi attendiamo per discuterlo insieme. Il programma vedrà coinvolti i maggiori Esperti in campo parodontale e protesico e, con loro, cercheremo non solo di approfondire le evidenze scientifiche, ma anche di definire gli elementi decisionali di scelta e i protocolli operativi più affidabili. Grazie alle singole relazioni e alla discussione di un caso clinico al termine di ogni sessione cercheremo le risposte a questo rilevante e sempre più frequente problema clinico.
Otteniamo le risposte operative di cui tutti noi abbiamo bisogno!
 

Mario Aimetti
Presidente SIdP
Leonello Biscaro
Coordinatore del Corso

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Venerdì, 18 maggio 2018

09.15-09.30 Introduzione a cura del Presidente SIdP
09.30-09.45 Cosa s’intende per malposizionamento implantare e quali sono i problemi correlati
a cura del Coordinatore
09.45-10.45

La diagnosi: elemento chiave
Paolo Casentini (Milano)
Il percorso diagnostico può essere influenzato dalle finalità del trattamento?
La tempistica d’inserimento implantare può influenzare il rischio di malposizionamento?
Diagnosi digitale e inserimento implantare con procedure computer guidate riducono il rischio di danni anatomici e di malposizionamento?
Leggi abstract

10.45-11.15 Coffee break
11.15-12.45 Come gestire chirurgicamente i tessuti molli peri-implantari dopo malposizionamento implantare
Giovanni Zucchelli (Bologna)
Quando un impianto può definirsi ben posizionato dal punto di vista biologico?
Quali sono le indicazioni per la chirurgia dei tessuti molli in caso di malposizionamento implantare?
Quali sono le metodiche più predicibili?
Quali sono le sequenze operative ottimali?
Leggi abstract
12.45-13.15 Discutiamo un caso “Study Club SIdP”
con Paolo Casentini, Giovanni Zucchelli e Leonello Biscaro
13.15-14.45 Intervallo
14.45-16.00 Come evitare e gestire il malposizionamento implantare nei settori posteriori
Raffaele Cavalcanti (Bari) - Guerino Paolantoni (Napoli)
Scarsa quantità di mucosa cheratinizzata dei settori laterali edentuli: scelte decisionali e timing operativo
La profondità del cono transmucoso: elementi decisionali per evitare un malposizionamento
Quando e come gestire il dislivello verticale tra il livello di attacco dei denti frontiera e la cresta edentula
Che cosa devo conoscere e fare per evitare un insuccesso funzionale immediato e a distanza?

Atrofia ossea, posizionamento dell'impianto e forme protesiche: esiste la soluzione ottimale per un corretto mantenimento igienico?
Leggi abstract
16.00-16.30 Coffee break
16.30-17.30 Come evitare e gestire il malposizionamento implantare nelle zone estetiche
Massimo Simion (Milano)
Quando l’inserimento di uno o più impianti può comportare il rischio di un malposizionamento?
Che cosa devo conoscere e fare per evitare un insuccesso estetico immediato e a distanza?

Come ottenere stabilità dei risultati nel tempo?
Leggi abstract
17.30-18.00 Discutiamo un caso “Study Club SIdP”
con Massimo Simion, Raffaele Cavalcanti, Guerino Paolantoni e Leonello Biscaro

Sabato, 19 maggio 2018

09.00-10.00

Come gestire protesicamente il malposizionamento implantare
Fabio Scutellà (Milano)
Quali sono gli aspetti diagnostici e clinici da valutare per compensare protesicamente il malposizionamento implantare?
Quali sono le soluzioni tecniche per rimediare protesicamente al malposizionamento implantare?
Quali sono i limiti funzionali, estetici e di mantenimento igienico della gestione protesica del malposizionamento implantare?
Leggi abstract

10.00- 11.00 Come escludere un impianto malposizionato
Carlo Tinti (Flero BS)
Quando e come è preferibile rimuovere un impianto?
Quali sono i benefici e i problemi associati alla rimozione dell’impianto?
Quando e come è preferibile la soluzione dello “sleeping implant”?
Leggi abstract
11.00-11.30 Coffee break
11.30-12.30

Come evitare e gestire il malposizionamento nelle procedure implantari post-estrattive immediate
Daniele Cardaropoli (Torino)
Quali devono essere le caratteristiche del sito per un corretto posizionamento post-estrattivo immediato?
Quali sono le sequenze operative ottimali?
Come ottenere stabilità dei risultati nel tempo?
Leggi abstract

12.30-13.00 Discutiamo un caso “Study Club SIdP”
con Fabio Scutellà, Carlo Tinti, Daniele Cardaropoli e Leonello Biscaro
13.00 Chiusura dei lavori