Progetto SIOT-SIdP

In Italia attualmente si stimano che circa 5 milioni siano le persone affette da osteoporosi, per l’80% donne post menopausa, con un elevato rischio di sviluppare fratture da fragilità che possono compromettere non solo la funzionalità ma anche mettere a rischio la vita stessa di questi pazienti. Tra le strategie terapeutiche che sono state messe in atto per prevenire l’insorgere di tali complicanze, l’impiego di farmaci anti-riassorbitivi è certamente centrale, come dimostra il significativo aumento del consumo negli ultimi 5 anni in Italia e in particolare quello degli anticorpi monoclonali come il Denosumab. Un effetto indesiderato dell’uso di questi farmaci è una complicanza orale che va sotto il nome di osteonecrosi dei mascellari farmaco-correlata (MRONJ). Questa potenziale complicanza è stata ed è ancora oggi al centro dell’attenzione e viene percepita in modo ancora non completamente chiaro sia da parte di prescrittori, degli odontoiatri e anche da parte dei pazienti. Tale complicanza sembra insorgere prevalentemente nei pazienti che utilizzano farmaci anti-riassorbitivi o anti angio-genetici per motivi oncologici ma anche in coloro che assumono farmaci per il controllo dell’osteoporosi e che sono sottoposti ad estrazioni dentali.  Questa correlazione tra terapia con anti-riassorbitivi e estrazioni dentali è stata al centro dell’interesse del gruppo intersocietario tra SIdP e Società Italiana di  Ortopedia e Traumatologia (SIOT) partendo dal presupposto che la parodontite è attualmente la causa principale della perdita dei denti nel mondo. La parodontite, infatti, colpisce nelle forme gravi circa 3.5 milioni di adulti in Italia con almeno 8 milioni che invece soffrono di forme moderate e in particolare nei pazienti over 65 dove la prevalenza della parodontite può raggiungere anche il 70%. Come odontoiatri ci troviamo spesso a dover valutare pazienti che devono iniziare o che stanno assumendo farmaci anti-riassorbitivi e nonostante la presenza di raccomandazioni cliniche generali non sono presenti indicazioni specifiche sui pazienti affetti da parodontite che devono essere trattati con farmaci anti-riassorbitivi per motivi osteometablici. Questo progetto intersocietario SIdP-SIOT si è prefisso un duplice scopo: a) fornire al prescrittore e all’odontoiatra indicazioni sui comportamenti e i percorsi diagnostico-terapeutici necessari per poter eseguire terapie farmacologiche e terapie parodontali in sicurezza riducendo il rischio di sviluppare la MRONJ b) informare il cittadino sulla necessità di raggiungere e mantenere una salute pardontale e orale per poter attuare quelle terapie necessarie a ridurre i rischio di una progressione dell’osteoporosi e delle sue conseguenze.

Un panel di esperti delle due società ha lavorato per circa un anno raccogliendo le evidenze esistenti e elaborandole alla luce delle attuali linee guida per il trattamento del paziente parodontale generando una serie di algoritmi decisionali per rendere più semplice ed efficace il trattamento di questi pazienti che presentano co-morbidità. 

Migliorare e incrementare la consapevolezza e la collaborazione tra medici prescrittori e odontoiatri rendendo possibile un approccio al paziente nel quale non si rinunci alla terapia farmacologica o alla terapia odontoiatrica/ parodontale ma piuttosto venga sempre più promosso un approccio olistico al paziente per il controllo delle malattie croniche è stato il filo conduttore di questo progetto di cui le pubblicazioni già esistenti sono solo il primo passo.

Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

Journal of Orthopaedics and Traumatology

Decalogo

SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO EDUCAZIONALE NON VINCOLANTE